Attraverso l’autostrada A22 del Brennero a Bolzano Sud imboccare la strada statale 38 ‘MeBo’ e dopo un trentina di chilometri di superstrada a quattro corsie si giungerà a Merano, capoluogo del Burgraviato, cittadina termale nel cuore dell’Alto Adige apprezzata per il clima gradevole durante tutto l’anno, offre molte attrattive, arte, cultura, sport, natura, tempo libero e benessere, grazie alle terme.
Simbolo della città il Kurhaus, edificio capolavoro in stile liberty fra i più famosi di tutta l’area alpina sede di numerose manifestazioni internazionali.
Circondata da montagne la sua posizione a fondovalle è l’inizio di quattro importanti valli: la Val Passiria, la Val d’Adige, la Val d’Ultimo e la Val Venosta.
Poco fuori Merano, all’inizio della Val Passiria, sorgono il paese e il castello di Tirolo (Dorf e Schloss Tirol) da cui prende il nome l’omonima storica regione.
Riprendendo invece la SS38 e percorrendola per qualche chilometro, nei pressi di Naturno inizia la Val Venosta, un’ottantina di chilometri attorniati da vigneti, meleti, albicocchi, chiese e campanili romanici, a Malles, castelli rinascimentali, Castel Coira a Sluderno, fino a Resia, dove nasce l’Adige, e dove un solitario campanile spunta dalle acque del Lago.
Deviazione d’obbligo a Prato allo Stelvio, mantenendo la SS38 si salirà al Passo dello Stelvio attraverso la strada panoramica ricca di tornanti, chiuso da Ottobre/Novembre a Maggio in funzione delle condizioni meteo.
Ritornati sulla SS40 proseguendo verso l’Alta Venosta da non perdere una visita alla cittadina medievale di Glorenza, considerata tra i luoghi più belli della regione, grazie alla sua cinta muraria interamente conservata, ai portici e alle storiche mura, punto d’incontro di artisti e luogo per set cinematografici.
Pochi chilometri più avanti si giungerà ai laghi di Resia e S. Valentino, impressionante quanto spettacolare il campanile del vecchio paese di Curon che emerge dalle acque, diventato uno dei simboli dell’alta Val Venosta ed il soggetto più fotografato della Valle.
La torre del campanile risale al XIV sec. ed è l’unico ricordo che rimane dei paesi di Curon, Resia e San Valentino distrutti nel 1950 per la costruzione dell’enorme diga artificiale. A Resia una piacevole passeggiata a piedi porterà alle sorgenti del fiume Adige.
Poco più su, il passo Resia, ad un’altitudine di 1455 m. considerato da sempre uno storico oltre che fondamentale collegamento tra l’Italia settentrionale e l’Europa occidentale, segna il confine tra Italia e Austria.
Chiese e abbazie, rocche e castelli, prati verdi, frutteti, malghe d’alta quota e ghiacciai, tra i quali spicca l’Ortles, la Val Venosta merita un viaggio.
D’estate, la regione è meta molto ambita dai ciclisti, attratti dall’antica Via Claudia Augusta e dai passi alpini, in primis lo Stelvio, quindi amici, con le auto d’epoca fate molta attenzione!
Distanza: km. 80
Durata giorni consigliati: da 3 a 6
Periodo consigliato: tutto l’anno, Passo Stelvio in estate.